Una sera degli anni ottanta alcuni giovani della FGCI stavano affiggendo manifesti contro la pena di morte che l'MSI voleva reintrodurre in Italia. Furono aggrediti da una squadra di fascisti, guidati da Pasetto, con spranghe, tubi metallici e un crik. Mio figlio finì all'ospedale. Le foto scattate all'ospedale mostrano i segni dei colpi sul volto, sulla schiena e sulle braccia, braccia alzate a protezione della testa dai colpi inferti con il crick per evitare conseguenze ben più drammatiche.
Da allora la cronaca veronese è costellata da resoconti di aggressioni, episodi di intolleranza, razzismo fino all'uccisione di Tommasoli e anche dopo con l'ultimo episodio di piazza Viviani al bar Posta.
Aveva ragione il Procuratore Papalia quando, subito dopo l'aggressione di porta Leoni, dichiarò a Radio 24 che “la matrice è nazifascista per l'odio contro gli altri, per la convinzione di essere superiori a chi è diverso, per il tipo di squadraccia che ricorda quelle del ventennio”.
L'arresto degli otto ultras di destra di questi giorni lo conferma.
Inquietanti le sottovalutazioni dell'altra parte. Il ministro leghista Castelli che dichiara (L'Arena del 6-5-08) “ il pestaggio di Verona ( quello conclusosi con la morte di Tommasoli) è statisticamente irrilevante” e il sindaco Tosi che lo riduce ad “un fatto isolato”. Lo si capisce. Poche settimane prima era sfilato tra croci celtiche e saluti romani.
Il tifo violento: la curva sud dell'Hellas-Verona, quella del manichino nero impiccato, quella che, in cotrapposizione alle bandiere con la scritta “Pace”, espone striscioni con scritto “Pache”( botte, in dialetto), è stata creata e nutrita, ideologicamente e politicamente, dall' estrema destra veronese.
Ora si tende a dire che i violenti, gli aggressori di Porta Leoni e di Piazza Viviani non sono riconducibili a movimenti organizzati di estrema destra perchè, questi, si sono oramai istituzionalizzati, sono cioè entrati nelle istituzioni, nei governi degli Enti Locali, Comuni, Regioni, nel Parlamento, nel Governo.
Se è così c'è di che preoccuparsi. Nel 1922, nel 1923 le squadre di Mussolini entrarono nel Governo , si “istituzionalizzarono”. Le violenze nelle strade, anche allora, furono attribuite a frangie impazzite. Quella vera, la violenza vera, si era istituzionalizzata.
Siamo su questa strada?
Per quel che riguarda CasaPound, il circolo di destra veronese, non credo che il nome sia dovuto ad una particolare attenzione verso le opere del poeta Pound quanto piuttosto alle sue dichiarazioni alla Radio italiana durante l'ultima guerra tipo: “Hitler è come Giovanna D'Arco, salverà l'Europa”
Giorgio Bragaja
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