19 marzo 2007

Hermitage a Verona ?

È un pianto generale: maggioranza, opposizione, i media, le associazioni di categoria ...
“Ci hanno scippato l’Hermitage e ora ci vogliono togliere l’Authority per la Sicurezza Alimentare”. Il grande museo russo non viene più a Castel San Pietro, e giustamente, perché dove andrà troverà il posto praticamente pronto, mentre la ristrutturazione di Castel San Pietro è ancora nella mente degli dei (le banche), e troverà anche, pare, strutture scientifiche e didattiche adeguate. Qualcuno l’aveva detto. Ma perché l’Authority per la Sicurezza Alimentare non viene dove dovrebbe, e cioè nella bella Verona, nel ricco Nord, e se ne andrà invece nella disgraziata Foggia, in quel Sud che non ha le nostre tecnologie, le nostre capacità, la nostra agricoltura, la nostra Università? Dovevamo fare di più, più pressioni su Roma, dicono tutti, dovevamo fare squadra, Sindaco in testa, e tutti indistintamente i parlamentari veronesi e veneti andare a Roma.
Proporrei qualche riflessione. L’Authority per la Sicurezza Alimentare (più precisamente si tratta della Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare dato che la vera e propria Authority europea ha già la sua sede a Parma), se andrà al Sud, sarà, oltre che per le esigenze elettorali di qualche ministro, anche, mi auguro, per quella tal politica verso il Mezzogiorno della quale tutti parlano ma per la quale pochi o nessuno fa qualcosa di concreto. L’ Agenzia per la Sicurezza Alimentare penso che, come dice il nome, debba verificare, controllare la qualità dei prodotti agricoli, cioè garantire consulenza scientifica obiettiva su questioni di sicurezza degli alimenti e dei mangimi, trasparenza della catena alimentare, intervenire nei settori a rischio, fornire dati e valutazioni per la normativa e la tutela. Verona ha una grande e specializzata Facoltà universitaria di Scienze Agrarie. È vero, ma, questa Facoltà, è anche un’antesignana, forse la più agguerrita in Italia, per la propagazione nel mondo degli OGM, gli organismi geneticamente modificati. Se si tratta di sicurezza alimentare, non sono queste le referenze che mi piacciono e che, comunque, dovrebbero servire ad una Agenzia per la Sicurezza Alimentare, anzi. Dunque meglio la meno dotata Foggia.

Giorgio Bragaja


ottobre 2006

18 marzo 2007

Monumenti ecc.

Meno male! Meno male che il Vicesindaco e Assessore alla cultura Pedrazza Gorlero ha invitato tutti ad un momento di riflessione. Invito rivolto ai fautori dei traslochi di statue e monumenti.
Il Veronese, ha detto, per adesso, non si muove dalla Giarina e piazza S.Anastasia è, sarà, bella così com’è con S.Giorgeto, la Basilica, l’arca di Castelbarco che Ruskin definiva molto più bella delle Arche Scaligere…..E la Bra è anche troppo affollata di targhe e monumenti.
E, aggiungo, già fin troppo penalizzata dalla brutta fontana e, per cinque mesi, dalle sciagurate scenografie delle opere areniane. Temo per il futuro Liston.
L’inesausto sostenitore dei traslochi di statue e monumenti, applaudito da alcune firme istituzionali, è l’amico Giorgio Gioco che ha già ottenuto un infausto successo, qualche anno fa, riuscendo a far traslocare il Berto da S.Zeno (sua originale e naturale destinazione) in piazza Erbe a far da guardia allo sportello di una importante Banca cittadina.
Bene, dunque, l’invito del vicesindaco ad una riflessione sui luoghi nei quali collocare i monumenti.
Aggiungerei un consiglio se mi è lecito: perché il vicesindaco e la commissione cultura del Consiglio Comunale non programmano un “giro conoscitivo”nei luoghi dove sono già stati collocati negli ultimi anni monumenti, busti, targhe, portali, acquasantiere….in un crescendo impressionante di veri e propri delitt artistici e urbanistici? Alla fine potrebbero anche decidere di togliere anziché aggiungere. Un giro che toccasse il cortile del Tribunale, via Mazzini, corso Cavour, i Portoni della Bra, l’alzaia dell’Adige a Castelvecchio, Valverde, S.Zeno, la tomba(?) di Giulietta con relativo portale…
Possibile che in una città come Verona chiunque abbia voglia, e soldi, per regalare una statua, un portale, una targa, trovi, subito,l’assenso delle autorità e questi regali vengano impiantati, appiccicati nelle piazze e sui palazzi di Verona senza che i cittadini possano dire una parola?
Le mura, i muri, le strade, le piazze, il fiume, i ponti, sono di tutti i cittadini, del “popolo” inteso come comunità, e, allora, perché almeno i suoi rappresentanti non sono chiamati a dire il loro parere?
E’ vero ci sono cose più grandi, terribili, a cui pensare ma forse, io credo, se si ha più attenzione e sensibilità per le cose piccole entro le nostre mura si finisce per avere anche più attenzione e sensibilità per le cose grandi fuori dalle nostre mura

(Pubblicato sul quotidiano "L'Arena" il )

15 marzo 2007

Evasori fiscali

Finalmente una buona notizia. Il Sindaco Zanotto e la Guardia di Finanza d'accordo per impedire che i servizi del Comune, casa, asili nido, assistenza...vadano a chi, evadendo il fisco, e perciò salendo nelle graduatorie, ruba un diritto a chi le tasse le paga.
Ci sono voluti quasi vent'anni e un Governo che, con gli evasori, sembra aver cambiato veramente registro.
Quasi vent'anni perchè risalgono ad allora le prime richieste che feci, prima in Consiglio Regionale e poi in Consiglio Comunale (documentate dai verbali) e anche con incontri con i responsabili della Guardia di Finanza, perchè si intervenisse in questo senso.
Bene, meglio tardi che mai. Ciò vuol dire che Prodi e Zanotto vanno comunque bene perchè, se no, c'è Berlusconi che gli evasori li ha, prima, giustificati, e, poi, premiati con i condoni?
Questo è un altro discorso e un po' meno semplice.

(Pubblicato sul quotidiano "L'Arena" il )

04 marzo 2007

Monumento Lions

Per carità fermiamoci. Il 23 gennaio è apparso su “L'Arena”, in grande evidenza, un articolo nel quale si racconta di una cena al”12 Apostoli” per presentare il progetto di un monumento, alto 10 metri, commissionato dal Lions Club Verona Host come messaggio dei Lions nel mondo quale “faro irradiante pace e solidarietà fra i popoli dell'intero globo”.
I dieci metri del monumento, che sono formati da elementi mobili che si compongono e si scompongono, con profili sintetizzanti la L dei Lions, vele mobili, le eliche del D N A e aironi, dovrebbero essere collocati o “nei giardini antistanti la Porta romana (quale?) o in Corso Porta Nuova o davanti alla Porta Nuova verso la stazione”.
Il Sindaco ha affermato:”Questo monumento mi pare una grande occasione per la nostra città”.

Ripeto, per carità fermiamoci. Verona è stata stipata, inconsultamente, di statue, targhe, targhette, busti, portali....senza alcun rispetto per i siti, la storia, l'ambiente, le tradizioni, senza concorsi, solo perché qualcuno si faceva avanti e, aprendo la borsa, “offriva” l'opera, il tutto tra l'indifferenza delle varie Sovrintendenze.
In questi giorni l'Associazione degli ex consiglieri comunali di Verona sta preparando, con il consenso del Sindaco, una proposta per un nuovo Statuto del Comune. Ho suggerito che vi sia introdotta la norma che ogni proposta di nuovi elementi monumentali, decorativi ecc. debba essere valutata, oltre che dalle apposite commissioni (funzionano?) anche dall'intero Consiglio Comunale e che, in alcuni casi, si possa prevedere anche un referendum.
Intanto fermiamoci. Tra l'altro, da quel che si vede dalla fotografia, questo monumento mi pare anche molto brutto. Ma questo è un parere personale e conta poco.

(pubblicato il dal quotidiano "L'Arena")