11 giugno 2009

a radio pop procuratore schinaia e aria verona

a radio pop 20090609 procuratore Schinaia e aria di Verona

Il fatto è noto. Un diciasettenne veronese, già con atti di bullismo alle spalle, aggredisce e ferisce, dopo averlo insultato, il Procuratore Capo di Verona Mario Giulio Schinaia Viene rintracciato e ora se la dovrà vedere, faccia a faccia e non alle spalle, con qualche altro magistrato.

Il fatto è avvenuto dopo l'uccisione di Tommasoli a Porta Leoni e il ferimento di Francesca Ambrosi al bar Posta e numerosi altri atti violenti di matrice ultra destra e razzista.

Il Procuratore Capo Schinaia dichiara: “Questi giovani protagonisti degli ultimi avvenimenti fanno parte di una area politica ben precisa di estrema destra......ma i genitori hanno proprio bisogno che sia io ad avvisarli che hanno un figlio un po' sbilenco con una sentenza o un mandato o un divieto? Se i nostri figli sono così -prosegue Schinaia- è perché nelle loro case si ragiona così.....chi mi ha colpito è un parente degli aggressori del bar Posta....chiediamoci cosa succede nelle nostre famiglie, nei nostri ambiti di vita; violenza è vantare l'illegalità”.

Il Procuratore Capo più di così, ed è già tanto, non si sente di dire per la carica che ricopre e, secondo me, per la preoccupazione di non incrinare il delicato rapporto con altre Istituzioni presenti sul territorio.
Però già anni prima, e precisamente il 10 novembre del 2005, il CSM, cioè il Consiglio Superiore della Magistratura, si era espresso con chiarezza con una delibera riferendosi alla violenta campagna organizzata dall'allora segretario provinciale della Lega (non ancora sindaco) Flavio Tosi contro il procuratore Capo del tempo, Guido Papalia, reo di aver inquisito per comportamenti razzisti lo stesso Tosi.

In quella delibera del CSM c'è scritto: “....alla presenza di autorevoli membri di un partito della maggioranza parlamentare si è giunti a bruciare in piazza copie della sentenza e ad esibire una lapide funeraria col nome del magistrato che ha rappresentato lo Stato in quel processo.”
Le foto del tempo ci mostrano Tosi inginocchiato davanti ad una lapide sulla quale è scritto “Guido Papalia morto eroicamente con la Repubblica”.

La famiglia del ragazzo, ora inquisito, chiede un po' di silenzio “dopo tanto clamore” .Clamore, cioè chiasso esagerato. Certo il silenzio per loro sarebbe stato meglio come per tanti altri episodi simili non denunciati per paura di ritorsioni.

C'è chi sui giornali si chiede che aria tira a Verona, che aria si respira a Verona.
Non è difficile capirlo. Basterebbe leggere le ordinanze del sindaco Tosi opportunamente raccolte in una piccola e benemerita pubblicazione edita in questi giorni dall'associazione “brutti caratteri 2009”.

L'introduzione di questo piccolo libretto comincia così: “Leggere una dopo l'altra le ordinanze e i divieti dell' Amministrazione Tosi fa paura. Le parole hanno il ritmo incalzante di un ossessione. L'ossessione del decoro, del far pulizia che ha una lunga tradizione a Verona. E' la pulizia di Abel e Furlan (quindici omicidi con motivazioni naziste e razziste) o di chi ammazza a bastonate il Crea nel cortile del Tribunale fino alle squadracce del sabato sera, all'uccisione di Tommasoli”.

Basta, per capire che aria tira a Verona, ricordare che a supporto di Tosi in Comune ci sono quelli delle canzoni contro gli ebrei e in gloria del capitano Priebke (Fosse Ardeatine). Quelli che si mascherano da anticapitalisti contro il sistema e le banche ma però si alleano con Berlusconi. Quelli che ritengono che il mondo non sia un insieme di rapporti sociali e di produzione ma che sia dominato solo da lobbies sioniste e che hanno una lettura cospirativa della storia dal fondo della quale riemerge il tarlo di antiche ossessioni e la denuncia di oscuri complotti assai simili a quelli descritti nei famigerati “Protocolli di Sion”, il falso della polizia segreta zarista, concepito agli inizi del Novecento per fomentare i pogrom antiebraici e che poi serviranno per le campagne antisemite in Germania e in Italia.
Una estrema destra a sostegno di Tosi a parole antisistema e anticapitalista ma, nei fatti, alleata, a Roma e a Verona con Berlusconi, imprenditore capitalistico tra i più importanti del nostro Paese e tra i più ricchi del mondo. Questi sono gli alleati di Tosi.

L'aria che tira a Verona ? Non è più quella frizzante e allegra che una volta scendeva dal Monte Baldo e dai monti Lessini.
Oggi sia da quei monti che dalle Torricelle e lungo tutto il corso dell'Adige incombe l'aria del 60% e più a Lega e PDL. Un aria pesante e inquinata.

Speriamo in un bel temporale che rinfreschi un po'.


PS
La sinistra è scomparsa sia dal Parlamento italiano che da quello europeo.
Nell'ordine: Occhetto, Dalema, Fassino, Veltroni, Bertinotti. Si sa, i fatti sono stati terribili, da far
tremare, ma, loro, questa scomparsa, l'avevano programmata o erano soltanto degli apprendisti stregoni?

Giorgio Bragaja
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