Per una volta rubo pochi secondi per parlare anche di Berlusconi.
Molti, anche a sinistra, pensano, e lo dicono e lo scrivono, che è ora di smetterla di occuparci di quel che fa e dice Silvio Berlusconi e che occorra, invece, concentrarci sui problemi veri: il lavoro, l'economia, l'ambiente...
Per quel che conta dico che non sono d'accordo.
Ma, davvero, qualcuno può pensare che, con a capo del governo uno come Silvio Berlusconi che fa nascere un comitato per la sua candidatura al premio Nobel per la pace, che fa quel che fa dentro e fuori casa, che controlla case editrici, giornali, televisioni pubbliche e private, che attacca quotidianamente la magistratura, che possiede e usa per i suoi scopi quantità immense di danaro, davvero si può pensare che affronti e risolva i problemi del lavoro, dell'economia, dell'ambiente nell'interesse dei più deboli?
Ora parlo di Milano per parlare di Verona.
A Milano militanti di Casa Pound, Blocco studentesco e altre organizzazioni di estrema destra, hanno compiuto una azione intimidatrice contro la sede di Radio Popolare.
Soliti slogan, soliti passamontagna.
Ezra Pound era un poeta americano che nel 1943, dalla radio italiana, definì Hitler “la nuova Giovanna D'Arco che avrebbe salvato l'Europa”. Scriveva belle poesie ma non sono certo le poesie che interessano agli attivisti di quel movimento.
Nello stesso anno, 1943, due fratelli, studenti universitari di Monaco di Baviera, Sophie e Hans Scholl, furono fatti decapitare dalla “nuova Giovanna D'Arco” per aver distribuito volantini pacifisti all'Università.
Negli anni sessanta Berto Perotti, io e altri insegnanti del “Ferraris”organizzammo un viaggio scolastico di alcune classi in Germania e Austria.
Una tappa importante fu una località, vicina a Monaco, dove incontrammo la sorella di Sophie e Hans, preside di una scuola superiore. Nessuna parola di odio. Un ricordo doloroso, un desiderio di fratellanza, di pace.
E venerdì 6 novembre l'Istituto veronese per la storia della resistenza e dell'età contemporanea nella sede della Cisl in lungadige Galtarossa 22, alle ore 20, farà proiettare il recente film su quella vicenda.
Casa Pound organizza, invece, conferenze con Dell'Utri, (socio di Berlusconi, condannato in primo grado a 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e condannato, in via definitiva, a due anni per frode fiscale ) e con Stefania Craxi per rivalutare la figura del padre.
Casa Pound, che opera anche a Verona, si definisce “forza antagonista al sistema”.
Antagonista? A chi? Non certo a Berlusconi e ai suoi domestici.
Cambiamo argomento , anzi diciamo, come dicono tutti i mezzi busti delle TV locali, cambiamo “decisamente” argomento. Come se non si potesse cambiare argomento normalmente, educatamente.
Parcheggi e volto della città. Non solo saccheggiano il volto del quartiere di San Zeno con il parcheggio in piazza Corrubio ma piovono macchine anche intorno a l'Arena e, adesso, anche su piazza Santa Anastasia davanti alla basilica e a ridosso di San Giorgeto e sotto l'arca di Castelbarco.
Solo dalle nove di sera alle sette del mattino, dice l'assessore, e solo per i residenti che, con due
o tre macchine per famiglia, non sanno più dove metterle.
Con questo brillante ragionamento si può arrivare a destinare a parcheggio notturno anche piazza dei Signori, cortile del Tribunale , cortile Mercato Vecchio, piazza Erbe...Una “Verona di notte” affascinante, in sintonia con l'ala dell'Arena prolungata per far posto alla mostra dei presepi (i lavori cominceranno entro novembre), con le statue crisoelefantine dei cantanti da sistemare in piazza Bra come proposto da Zeffirelli.
Tutto nel silenzio dei Sovrintendenti.
Per restare in argomento: le Case Mazzanti, in piazza Erbe, sono quelle che dall'arco della Costa arrivano fino all'angolo con corso Santa Anastasia. Erano state tutte affrescate dal Cavalli credo nel 1530 e, fino a qualche anno fa, gli affreschi si vedevano tutti, anche se un bel po' malandati.
Ma, alcuni anni fa decisero di restaurarli.
Dopo poco tempo l'affresco d'angolo, il più grande e maestoso, sparì, si dissolse, svanì e la grande facciata è, ora, desolatamente bianca, cimiteriale.
E' una proposta insensata pensare di ricostruirlo quell'affresco? Naturalmente con misura, con intelligenza e senza spacciarlo poi per vero, autentico. Sicuramente è una proposta insensata. Però, però...
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