01 luglio 2009

a radio pop 20090630

i soliti ignoti, i soliti noti, piazza Bra'

Evadere il fisco, non pagare le tasse, è un reato. Chi non paga le tasse è come se mettesse le mani nelle tasche di chi le paga perché, per dirne una, come si sa, per alcuni servizi pubblici: asili nido, scuole materne, alloggi di Enti pubblici e anche per borse di studio, si fanno delle graduatorie il cui punteggio dipende molto dal reddito dichiarato.

Chi non dichiara i soldi che ha risulta avere un reddito più basso di chi, invece, volente o nolente, dichiara tutti i soldi che guadagna, e, così,il primo, dichiarando il falso, guadagna punti in graduatoria e ruba il diritto alla casa, o all'asilo nido per i figli, a chi aveva dichiarato il vero.

Questa premessa per commentare un fatto riportato dai giornali veronesi sabato scorso.

La Guardia di Finanza di Verona ha scoperto e denunciato un giro di occultamento di capitali all'estero.
Una compagnia di benestanti buontemponi: notai, medici, dentisti, avvocati, commercianti, imprenditori edili, commercialisti, sportivi professionisti ecc.. trovandosi un bel po' di soldi in più nelle tasche ha pensato di far fare un interessante viaggio a questi soldi.
Dalle loro tasche prima sono transitati in banche di S.Marino, poi in banche delle isole Vergini in centro america, poi in banche del granducato del Lussemburgo da dove, infine, ben ripuliti, rientravano in Italia come beni immobili senza aver pagato un centesimo di tasse.

Circa 32 milioni di euri. Un bel gruzzolo.

Il racconto della operazione della Guardia di Finanza di Verona è stato preciso e puntuale.
Però nessun nome. Chi saranno mai questi notai, medici avvocati ecc. ecc...che con la complicità di banche, banchieri e bancari, frodando il fisco, hanno messo allegramente le mani nelle nostre tasche?
Non lo sappiamo perché Guardia di Finanza, televisioni locali e stampa non ce lo dicono.

Però sappiamo di sicuro due cose.

La prima: tra i frodatori non c'è un insegnante, o un bidello, non c'è un operaio, non c'è un autista di autobus, non c'è un impiegato, nessuno di coloro che hanno un reddito fisso accertato dalla busta paga. Da questi non scappa un euro né a S.Marino né alle isole Vergini.

La seconda : se, invece Alì o Dimitriu rubano o spacciano, Polizia, Carabinieri, Televisioni locali e stampa ci danno nome, cognome, età e foto mentre i professionisti di cui sopra restano tranquillamente anonimi e magari si cuccano la casa del Comune scavalcando il bidello di scuola che aveva fatto domanda allegando la sua, vera, dichiarazione dei redditi.

Rubare e spacciare è brutto ma è forse bello, per caso, rubare i soldi, e i diritti, di tutti?

Parliamo di cose più allegre che, poi, tanto allegre non sono.

Piazza Bra'. La più grossa associazione dei commercianti veronesi, la Confcommercio, una volta feudo dei democristiani e ora, credo, di Lega e Casa della Libertà, in un comunicato afferma di “sposare la proposta del maestro Franco Zeffirelli di ampliare il Liston e chiede che venga ripensata la gestione del verde perché i giardini sono diventati una foresta”. Meglio tagliare un po' di alberi.

Cioè, assieme ad altri, chiede che si aumenti il plateatico cioè lo spazio per i tavolini magari fino ai giardini e che si taglino un po' di alberi perché, secondo qualcuno, impedirebbero la completa visuale dell'Arena che è il tempio della lirica e Verona, si sa, senza la lirica è niente. Che l'Arena sia anche un monumento è secondario tanto è vero che questo inverno faranno una galleria di plastica davanti e sotto l'ala per ospitare la mostra dei presepi.

Zeffirelli ha poi consegnato ad un sindaco Tosi, soddisfatto e contento, il bozzetto per una statua di Maria Callas che sarà collocata nel vallo dell'anfiteatro.
Il regista, riporta la stampa, la vorrebbe in marmo bianco per la parte del viso e in bronzo per il lungo vestito che la avvolge o in alternativa, dice, si potrebbe fare in marmo rosso- verona con inserti in marmo bianco. Qualcuno ha suggerito di mettere anche dei lapislazzuli.

Resta sempre in campo anche la proposta della associazione degli albergatori di coprire l'anfiteatro perché la pioggia non può permettersi di disturbare gli spettacoli.

Altri, sull'onda dell'entusiasmo per la proposta di Zeffirelli, fanno sapere che ancora meglio sarebbe fare e collocare tutt'intorno anche altre statue di altri cantanti celebri.

E dire che perfino il quotidiano “L'Arena” è arrivato a scrivere mercoledì scorso: “ Zeffirelli, un artista magari un po' bolso e demodé ma che però gode molto credito a Verona“.


Giorgio Bragaja

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