27 aprile 2013

intervento a radiopop 18-4-2013 su Lega a Verona Qualche giorno fa c'è stata una importante riunione della Lega. Dalle cronache: .....ad un certo punto è scoppiato il parapiglia, con spintoni sputi, insulti. A uscire malconcio è stato Pizzolato che ha denunciato di essere stato colpito da Matteo Bragantini, vice capogruppo del Carroccio alla Camera, deputato veronese e tosiano di ferro, il quale, a sua volta si è difeso nel più classico dei modi: sono stato io a essere aggredito. Pizzolato finisce all'ospedale e la prognosi è di sospetto trauma cranico. Flavio Tosi esce dalla sala delle riunioni scortato dai carabinieri con la testa incassata tra le spalle per sottrarsi agli sputi e agli insulti “....traditore, buffone, picchiatore, fascista”. La Lega ha perso, nel Veneto, quasi 500 mila voti. Dopo la caduta di Bossi, travolto dagli scandali, il movimento si è avvitato in una spirale senza fine e si è diviso in una serie di gruppetti e capetti sempre più piccoli. E' ancora più difficile fermare questo processo se, in più, ci si mettono gli interessi personali, la voglia di spartirsi il potere accumulato in venti anni e di essere rieletti. E così, caduto Bossi, la lotta per l'eredità politica del partito più vecchio d'Italia, non è mai finita. Anche perché questa situazione non fa che far perdere consensi e il caso del Veneto dove la Lega è stata svuotata dai voti passati a Grillo è emblematico e meno voti ci sono meno potere c'è da dividere, e meno posti e relativi compensi e il movimento implode e litiga. Ora i conti si cominceranno a fare anche a Verona dove, tra l'altro, più o meno tutti i più importanti capi leghisti hanno a che fare con la giustizia, chi già con la condanna, chi sotto indagine. Ultimo il presidente di AMT, l'Azienda Municipalizzata Trasporti, Germano Zanella, iscritto ieri nel registro degli indagati dalla Procura di Verona per appropriazione indebita relativamente alla sua professione. Allora a me può interessare poco o niente che i capi leghisti si prendano a pugni tra di loro o che siano coinvolti in vicende giudiziarie. Però ricoprono le cariche politiche, economiche, amministrative e culturali (si, anche culturali) più importanti della mia città e allora mi interessa. Per dirla tutta: ci sono cose che di Verona e dei suoi cittadini non mi vanno ma ritengo comunque che sia la città che i suoi cittadini meritino qualcosa di meglio di questa fogna e di un sindaco che si fa sputacchiare dai suoi colleghi di partito. Giorgio Bragaja

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