27 aprile 2013

a radio pop 20130404 su politici a Verona negli ultimi decenni e altro.... Il giornale “L'Arena” quattro giorni fa ha dedicato una intera pagina a Domenico (Nico) Bolla. Bolla è architetto, insegna composizione architettonica e urbana alla Facoltà di architettura dell'università di Venezia, è consulente scientifico per una convenzione tra l'Ulss 20 e l'Università, è membro di commissioni e istituti di ricerca in Italia e all'estero. Ha scritto libri e molti suoi interventi sono stati pubblicati su riviste di settore E' stato consigliere comunale del Pci al Comune di Verona “fino agli anni '90 quando è sparito il partito comunista”. Alcune sue dichiarazioni riportate dal giornale: “.....c'è la convinzione che costruire case rubando terreno agricolo sia una scelta produttiva, in realtà la cosiddetta città diffusa ha determinato più traffico e più spreco di aree e non ha mantenuto la promessa di tenere bassi i costi. Oggi non c'è più un territorio ma un'unica indifferenziata periferia- E si sta assistendo a fenomeni nuovi. Ad esempio le vecchie corti rurali abbandonate dalla popolazione locale che esprimeva una coesione sociale elevata, ora diventano insediamenti per gli immigrati. La dispersione dei centri abitati ha favorito l'isolamento sociale”. E ancora: “.....oggi è tutto sbilanciato sull'auto. Anche il perenne problema dei parcheggi rivela questa propensione...la stessa idea di scavare nel sottosuolo per fare dei parcheggi risponde più a una volontà di fare cassa che di risolvere il problema della viabilità.” E ancora: “....bisogna costruire sul costruito, non allargarsi. Demolire ciò che è vecchio e obsoleto e recuperare ciò che ha valore storico....l'eccesso di costruzioni nuove anche a Verona sta già producendo il degrado da invenduto. Case nuove che non vengono piazzate e che vanno in deperimento”. “Questa città-conclude Bolla-ha bisogno di una iniezione di umanesimo che rispetti la forma di Verona e non la stravolga con interventi devastanti”. Iniezione di umanesimo Umanesimo, Nico? Lo possiamo avere dal sindaco Tosi condannato per razzismo^ Dalla Lega? Dal Pdl? Dall'assessore Corsi quello del tunnel? Da Miglioranzi quello di “... morte agli ebrei” Da Fantoni? Quello delle terrazze sull'Adige sotto il Teatro Romano? Da Di Dio? Quello amico dei picchiatori? Per costoro umanesimo è un vocabolo che nel loro personale dizionario non esiste. Anni fa, decenni fa, eravamo insieme in consiglio comunale e lui, Nico Bolla, faceva già questi discorsi e dopo essere intervenuto mi diceva: “Ho l'impressione che non mi abbiano ascoltato”. Altroché se l'avevano ascoltato, ma gli affari in corso erano altri. Dunque “L'Arena” ha pubblicato questa bella intervista di Elena Cardinali a Nico Bolla intervista nella quale fa testo l'interesse per il bene comune, il senso della comunità solidale, il bisogno, la sete di cultura l'umanesimo, appunto. Verona ha avuto esponenti politici di vari partiti, di diverse provenienze culturali...penso a Gianfranco Bertani, a Luigi Brentegani, a Renato Gozzi, a Edo Montini, a Renzo Burro, a Giulio Segato, a Marino Offeddu, a Luigi Calcagni, a Giorgio Gabanizza, a Lillo Aldegheri...a Carlo De Gresti, a Romano Calzolari, a Mario Azzini, PieroTrabucchi, Vittorio Bottoli, Maurizio Solinas...e tanti altri. Non con tutti naturalmente ero d'accordo, anzi con qualcuno di loro ero in contrasto durissimo, addirittura senza possibilità di dialogo, ma mai ho pensato di loro quello, che mi capita di pensare di Tosi, di Miglioranzi, di Corsi, di Di Dio..... Sarebbe interessante, e anche divertente, leggere una intervista della Cardinali a qualcuno di questi personaggi di oggi e poi fare qualche confronto. Giorgio Bragaja

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