intervento a radiopop 23-12-11 su un convegno, cronache leghiste, manganelli...
In Fiera affollato convegno organizzato da Comunione e Liberazione di Verona.
Il titolo non lo ricordo esattamente ma, più o meno, doveva essere “Come salvare l'Europa”.
Relatore principale il veronese Carlo Pelanda che insegna in un università americana e che spesso firma gli editoriali su “L'Arena”.
Inizia così: “Non ha molto senso litigare sui punti della manovra Monti, il problema è molto più grande”.
Già la premessa fa capire che qui pensionati, precari e simili non sono di casa perché quando si comincia dicendo che il problema è molto più grande i piccoli sono fregati.
E continua:” Le potenze di matrice democratica e cristiana devono fare blocco unico per contenere l'espansione dell'Asia dove il centro non è l'individuo”. Già, mentre da noi come sappiamo l'individuo e i suoi problemi sono al centro dei pensieri della Banca Centrale europea, delle grandi finanziarie e dei governi
Prosegue: “Dell'Asia dobbiamo aver paura, più ancora che dell'Islam ( del quale però, e sottinteso, dobbiamo continuare ad aver una gran paura) devono quindi accordarsi su scala globale l'Europa cattolica, l'Europa protestante, la Russia ortodossa (di Putin!)”.
“Solo così-continua-unendo le forze si potrà mantenere il potere tecnico, finanziario e militare(!) tener testa all'Asia”. Insomma prepariamoci alla terza guerra mondiale.
Un altro relatore, il presidente di Comunione e Liberazione di Verona, ha detto che la colpa di tutto quel che succede al mondo è del '68.
Basaglia il grande medico che ha voluto la chiusura dei manicomi forse ha un pochino esagerato.
Naturalmente no. Però...
Nuova breve puntata delle cronache leghiste.
A conclusione delle indagini, tre giorni fa, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per “aver impiegato denaro, beni o utilità di provenienza illecita” la sindaca leghista di San Stefano di Zimella Alessia Segantini che è anche responsabile locale della Lega, e la madre Marisa.
L'accusa è di riciclaggio per aver utilizzato i soldi incassati da Filiberto Segantini padre della sindaca sotto forma di tangenti quando era funzionario dell'ufficio delle Entrate ad Arzignano. A pagare erano stati gli industriali della concia della valle del Chiampo che così evadevano tasse per milioni di euro.
Secondo i magistrati la sindaca avrebbe utilizzato i soldi, avuti dal padre, per comprarsi due appartamenti e per acquistare una macchina. Macchina e appartamenti che ora sono sotto sequestro.
La sindaca intervistata ha detto:”Non ho nulla da nascondere e sono estranea alla vicenda”. Un po' come l'ex ministro Scajola che si trovò ad avere un appartamento con vista sul Colosseo senza sapere chi lo avesse pagato. Anche lui si dichiarava estraneo alla vicenda. E di dimettersi, la sindaca, non ne parla.
Un po' anche come il suo collega sindaco di Sommacampagna, pure lui leghista, Gianluigi Soardi che dopo la condanna per vari reati non ne voleva sapere di andarsene ed è dovuto intervenire il prefetto per sloggiarlo dal Comune.
A Verona pure il vice presidente della Provincia, il leghista e tosiano di ferro, Fabio Venturi. è stato rinviato a giudizio l'altro giorno perché, saputo dagli uffici che era in programma una ispezione di controllo su alcuni bar non in regola, si era premurato di avvertire per tempo il proprietario di uno di questi bar suo amico.
A Roma la magistratura chiede l'arresto del deputato berlusconiano Cosentino per i suoi rapporti con la delinquenza camorrista e la Lega, assieme ai deputati di Berlusconi, dice no e lo salva.
Ora brevemente sulla aggressione in via “4 novembre”.
Come si sa tre ragazzi, due di questi minorenni, aggrediscono, picchiano e insultano con “sporco negro di merda”, un tredicenne dello Sry Lanka.
“L'Arena” ne scrive con quattro giorni di ritardo. Aspetta che si calmino le acque.
In televisione un esagitato ufficiale dei carabinieri, il colonnello Paolo Edera, sproloquia: “Non è razzismo, è solo una stupidaggine di ragazzini, ripeto non è razzismo” smentito poche ore dopo dai magistrati che parlano di episodio razzista.
I genitori dei tre, come c'era da aspettarsi, negano ogni propensione xenofoba nei loro figli.
Però, se è vero quello che riporta la stampa e cioè che durante la perquisizione della stanza di uno degli aggressori è stata trovata una bandiera nazista, un opuscolo sulla X Mas, il reparto distintosi nella più feroce repressione antipartigiana, adesivi di Lotta studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova, associazione di estrema destra, e non meglio definiti “oggetti appuntiti” se è vero tutto ciò i genitori, se non sono deficienti o consenzienti, qualche domanda dovrebbero porsela.
E il colonnello comandante dei carabinieri dovrebbe imporsi il fioretto di riflettere un po' prima di parlare perché se è comprensibile che Andrea Miglioranzi, capogruppo della lista Tosi in Consiglio Comunale e fino a poco tempo fa dirigente di Forza Nuova, si rifiuti di votare, solo lui, un ordine del giorno che deprecava l'episodio di violenza, da un responsabile dell'ordine pubblico si ha il diritto di pretendere, su questioni cosi delicate, compostezza, riflessione e, se non è chiedere troppo, un po' di intelligenza.
Per finire una domanda ai colleghi giornalisti della carta stampata e della TV: del ragazzino tredicenne vittima dell'aggressione si sa tutto, avete scritto e detto tutto, dove abita, che scuola frequenta e altro. Niente privacy
Degli aggressori solo il nome del maggiorenne . Degli altri, di diciassette anni, niente.
Del tredicenne tutto, perfettamente rintracciabile.
Siete sicuri di aver fatto un buon lavoro?
giorgio.bragaja@gmail.com
La trascrizione di questo e dei precedenti interventi su: giorgiobragaja.blogspot.com
e su: radio popolareVerona
23 dicembre 2011
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