25 novembre 2011

intervento a radiopop 25-11-2011 su una mostra, il trio e Tosi, aeroporto, Monti e altro

Domani sabato al palazzo della Gran Guardia si aprirà la mostra sul settecento italiano (e veronese).Pare che sia una bella mostra.

Quando i visitatori usciranno dal palazzo e scenderanno i gradini per accedere alla piazza, con ancora negli occhi le bellezze del Cignaroli e del Tiepolo, si troveranno di fronte il monumento alla pace, il Muro, piazzato sui bordi dei giardini pochi giorni fa per iniziativa dell'assessore Polato, AN, e della giunta del leghistaTosi e acconsentito dalla sovrintendente.
Tre metri per tre di orrenda bruttezza.

Dal Tiepolo a Polato e Tosi. Come dire “L'eccezionalità del lascito e la miseria del restituito”.
I progenitori ci hanno donato gli affreschi del grande veneziano, i disegni del veronese Cignaroli e noi lasceremo ai nostri discendenti tre metri per tre di cemento imbrattato.

Il sindaco Tosi...
Qualcuno a questo punto può dire: ma basta con Tosi!

E perché basta? Tra pochi mesi ci saranno le elezioni per il rinnovo della amministrazione comunale nella nostra città, e dunque se la giunta il suo capoufficio stampa, le radio e le televisioni locali hanno cominciato, quasi tutti, a cantarne le lodi, compreso a livello nazionale anche qualcuno “di sinistra”, perché chi non è d'accordo dovrebbe parlare solo d'altro?

Dunque il sindaco Tosi è stato corteggiato, blandito, colmato di compiacenti affettuosità dal terzetto di politici importanti venuti a Verona per un convegno del terzo polo, Casini, Fini e Rutelli.
Le foto e le riprese televisive ce li hanno mostrati sorridenti e con un sindaco palesemente soddisfatto. Come se dalla bocca gli uscisse un fumetto con dentro scritto:” ...se continua così vinco alla grande anche senza fare campagna elettorale e poi si vedrà”.

Tosi il buono, con patente di democratico rilasciatagli dai tre.
Poche ore dopo però il siparietto si è aperto su un'altra rappresentazione, più vera.

Il Presidente Napolitano dice che è una follia non consentire ai figli di immigrati, che sono nati in Italia, di avere la cittadinanza italiana e invita il Parlamento a provvedere con una legge.
Sono bambini e ragazzi che, nati sul nostro suolo, frequentano le nostre scuole parlano la nostra lingua spesso i nostri dialetti. E' una proposta saggia, buona.
Il governatore Zaia dice no perché:”La cittadinanza è un diritto di sangue”. Neanche Conan il barbaro.

Tosi, a chi gli chiede il suo parere risponde spezzante: ci sono cose più importanti e serie da fare.
Si, come per esempio i trasferimenti dei ministeri in Padania o, in Parlamento, votare compatti con Berlusconi che Ruby era la nipote di Mubarak o, a Verona, istituire le ronde padane miste con solenne presentazione in piazza Erbe.

Dunque sorrisi e strette di mano con i notabili che servono perché, non si sa mai, magari finiremo insieme, pugno duro, invece, con i più deboli.

L'aeroporto. Una serie di begli articoli, documentati, di Maurizio Battista su “L'Arena”, ci ha informati delle vicende dell'aeroporto Catullo e del suo associato di Montichiari.

Debiti, bilanci in rosso per molti milioni, gestione inadeguata, consulenze esterne superpagate.
Questo nella passata gestione sulla quale però non si capisce perché i soci di allora che sono anche quelli di adesso siano piuttosto reticenti nel definire le responsabilità.

Se il presidente di allora è stato il primo responsabile di quel disastro come appare chiaramente dagli articoli perché gli è stato ancora assegnato un posto di responsabilità sempre nella gestione dell'aeroporto?
Potrebbe dire cose che è meglio non si sappiano?

E ora qualcosa sul governo Monti però prima una pausa allegra(si fa per dire).
Una coppia di veronesi Lollo Montresor e signora commercianti di bovini e proprietari di alberghi denunciavano al fisco lui 6 euro lei un euro.
La Guardia di Finanza scopre che hanno centinaia e centinaia di milioni dirottati all'estero e che stavano per incassarne altre centinaia con la vendita di un terreno edificabile grande come duecento campi di calcio.


Monti, governo Monti. Ha una maggioranza bulgara. Da Cicchitto a Bersani e tutti, quasi tutti, dicono : ..è per bene, è serio, è corretto fa rispettare le regole” e, infatti, per il suo comportamento come commissario europeo imponeva il rispetto delle regole anche contro i potenti della finanza come nella causa contro Intersoft il potentato della comunicazione per difendere il libero mercato europeo tanto che lo chiamavano “lo zar antitrust”.

E' stato anche consulente della Coca Cola, della commissione Trilaterale, della finanziaria Golden Sachs. Sempre facendo rispettare le regole del libero mercato e della finanza.
Però tutti, quasi tutti non dicono che proprio con quelle regole, rispettando quelle regole, agendo secondo quelle regole, il libero mercato e la finanza internazionale hanno buttato sul lastrico interi Stati, hanno compresso la spinta verso la libertà di intere popolazioni.

Lo stato delle cose è questo e Monti rappresenta la faccia per bene, pulita di questo stato di cose e dopo Berlusconi e la sua corte dei miracoli non si può non tirare un sospiro di sollievo ma senza illusioni. Prima di tutto perché la corte dei miracoli c'è ancora e poi perché Monti farà rispettare le regole ma queste regole sono quelle di Marchionne piuttosto che quelle della FIOM.

giorgio.bragaja@gmail.com

La trscrizione di questo e dei precedenti interventi su: giorgiobragaja.blogspot.com
e su: radio popolare Verona

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