18 novembre 2011

intervento a radiopop 18-11-2011 mai contenti? banchieri che vengono e bancari che vanno, topi...

In apertura tre brevissime note.

La prima: anch'io come la maggioranza degli italiani alla notizia della fuga di Berlusconi ho brindato.
La seconda: tra non molto si chiederanno, a nostra vergogna, “...ma veramente c'è stata un epoca nella quale persone come La Russa, la Brambilla, Calderoli, la Gelmini erano ministri della Repubblica?
La terza: Monti, un mese fa ha scritto sul “Corriere della sera”: “...in Italia c'è stata una maggiore influenza della cultura marxista rispetto a quella liberale ma tutto questo può venire superato e l'abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione verrà un po' ridotto l'handicap dell'Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili”.

E ora in Parlamento tutti uniti, quelli di Berlusconi con quelli di Bersani, di Casini e di Fini, tutti contenti tranne la Lega che pensa solo alla Padania e a recuperare i voti persi e i grandi giornali sprecano le lodi e avvertono: Monti userà il bastone e la carota.
Sono convinto che non esistono governi tecnici, governi neutri e neutrali. Sono sempre, tutti, governi politici e questo, per dirla usando una categoria gramsciana, è un governo “organico” alla borghesia. E per questo temo di sapere già chi avrà la carota e chi, invece, sentirà il bastone.

Banchieri che entrano, nel Governo, e bancari che escono, dal posto di lavoro.
Unicredit, che ha avuto 10 miliardi di perdite nel trimestre, ha infatti annunciato che entro il 2015 (praticamente comincerà subito) licenzierà cinquemila dipendenti.

Bossi due anni fa aveva ordinato ai suoi: “occupate le banche del Nord” e il sindaco Tosi aveva prontamente ubbidito e aveva piazzato uomini di provata fede leghista e tosiana nelle banche veronesi, Banco Popolare e Unicredit e instaurato rapporti di affettuosa amicizia con i rispettivi presidenti già omaggiati da Tosi con le vicende del Polo finanziario fantasma e con le acquisizioni patrimoniali.
Ora si tratta di vedere se Tosi metterà altrettanto impegno e interesse nell'impedire che centinaia di dipendenti veronesi vengano sfrattati dal loro posto di lavoro.

In città e provincia dopo le dimissioni di Berlusconi volano coltelli nel Pdl e nella Lega. L'epiteto più gentile è “topi” poi, nell'ordine, “traditori” e altri irripetibili.
E anche dispetti sulle spalle dei cittadini. Tosi reclamava da Roma i soldi per il filobus che, diceva, sono inspiegabilmente bloccati al Cipe, il comitato interministeriale che coordina i finanziamenti pubblici.

Giorgetti del Pdl che era sottosegretario all'Economia del governo Berlusconi e perciò influente sulle decisioni del Cipe la tirava in lungo e poi, nell'ultimo giorno del governo, faceva sapere che oramai era troppo tardi, che il Cipe non poteva più decidere nulla.
I leghisti veronesi hanno fatto capire che l'arrivo a Verona dei soldi per il filobus avrebbe portato acqua al mulino elettorale della lista Tosi e questo al Pdl veronese, e a Giorgetti in particolare, non andava bene. Il filobus può aspettare e l'ex sottosegretario Giorgetti minaccia querele.

Altro argomento.

Un paio di anni fa sembrava che fosse fatta. Il più grande ospedale privato che si fosse mai visto stava per sorgere a pochi chilometri da Verona, in quel di Tregnago.
E' vero avrebbe devastato un intero territorio con cemento e asfalto ma avrebbe portato ricchezza e avrebbe fatto viver la gente fino a 120 anni.
Così dissero il giorno della posa della prima pietra le personalità che officiarono la cerimonia cioè Berlusconi e il prete veronese don Verzè proprietario della Fondazione san Raffaele.

Ora don Verzè è di nuovo sotto inchiesta da parte della magistratura e questa volta per bancarotta.
Di nuovo perché già anni fa era stato condannato per corruzione, istigazione alla corruzione e ricettazione. La sua fondazione ha un passivo di un miliardo e mezzo e si parla di esportazione di capitali all'estero e altro e dunque, per fortuna, quella prima pietra è anche l'unica.

Don Verzè era grande amico di Berlusconi tanto da dichiarare: “.....la discesa in campo di Silvio è una benedizione per il Paese, un dono di Dio all'Italia”.
Se è vero che ognuno ha gli amici che si merita mai coppia di amici fu così ben assortita.

Dopo 25 giorni di carcere il giudice per le indagini preliminari ha concesso gli arresti domiciliari, in attesa del processo che si svolgerà in dicembre, ai tifosi della squadra di calcio calcio Hellas-Verona accusati di resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti e altro...

La squadra per altri episodi, cori razzisti, insulti, striscioni si è vista arrivare un altra multa di settemila euro che vanno ad aggiungersi ai precedenti e ho perso il conto ma sono tanti, troppi soldi tanto che il presidente Martinelli ha detto che se continua così non ce la fa più.

Allenatore, giocatori zitti. giornalisti sportivi minimizzano o non ne parlano.
Il sindaco Tosi aveva fatto capire che gli arresti per i tifosi erano una misura esagerata.
Naturalmente nessuna parola di solidarietà per l'immigrato del Bangladesh al quale era stato sfasciato il misero chiosco di bibite con il quale manteneva la famiglia

Ieri sera ho visto la trasmissione di Santoro con Tosi protagonista principale e coccolato dal conduttore.
Secondo me quando si portano in trasmissione le persone bisognerebbe prima di tutto presentarle.
Cioè dire: “Qui questa sera c'è il signor Caio che è, che so, ingegnere e ha fatto questo e quest'altro.

Se c'è Tosi bisognerebbe presentarlo così, con precisione: “Qui c'è il sindaco leghista di Verona Tosi condannato in via definitiva per razzismo, ideatore delle ronde padane, della caccia ai campi rom,delle ordinanze cotro diseredati ed emarginati e che ha nominato responsabile e coordinatore del suo movimento “Lista Tosi” tale Miglioranzi che cantava le lodi del capitano Priebke il macellaio nazista delle fosse Ardeatine e ora, fatta la presentazione, parliamo pure con lui del governo Monti.

giorgio.bragaja@gmail.com

La trascrizione di questo e dei precedenti interventi su: giorgiobragaja.blogspot.com
e su: radio popolare Verona

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