06 maggio 2011

intervento a radiopop: per il Motor City arriva Rambo, piazza Erbe, spettacolo gay: bello o brutto?

Il progetto per la realizzazione del grande autodromo situato nella bassa veronese tra il Comune di Trevenzuolo e quello di Vigasio sta avendo grosse difficoltà e in Regione i consiglieri della opposizione sono riusciti ad imporre una pausa.
Ma i promotori e i finanziatori non son disposti a fermarsi e allora hanno inviato Rambo.

Brevissimo riepilogo: Motor City è un intervento esteso su 460 ettari, con una pista automobilistica di 5 chilometri, un parco (una specie di Gardaland), un centro commerciale che sarà il più grande d'Europa, 3 alberghi con 1000 stanze, un parco scientifico-tecnologico che finirà per diventare l'ennesima zona industriale fantasma.
Il centro commerciale si estenderà su 190 mila metri quadrati, quando tutti i centri commerciali esistenti in provincia di Verona messi insieme fanno un totale di 160 mila metri quadrati, 30 mila in meno.

Questa enormità è stata possibile grazie ad una trucco della maggioranza in Regione che propose, e purtroppo ottenne, di modificare una sola parolina della legge su Motor City: al posto di “nei” propose e ottenne che si scrivesse “ai”.
Mi spiego.
Con la parolina “nei” la legge consentiva la possibilità di derogare, cioè aumentare l'area edificabile, però entro, “nei” limiti della programmazione, con la nuova parolina “ai” si sarebbe potuto derogare “ai” limiti, cioè al di fuori dei limiti imposti dalla programmazione, in definitiva aumentare il cemento in piena libertà e così faranno.

Però ora, come abbiamo detto, le opposizioni sono riuscite a imporre uno stop anche se solo temporaneo.

E allora torniamo a Rambo.
Rambo è il soprannome di Roberto Bissoli affibiatogli dai suoi amici di partito per le maniere sbrigative e rozze che gli consentirono di farsi strada a sgomitate nella DC fino a diventarne segretario provinciale e poi assessore regionale, presidente dei Magazzini generali, e amministratore di altri importanti Enti, negli anni infuocati della tangentopoli veronese che vide decine di dirigenti democristiani e socialisti passare per le aule giudiziarie e, poi, per le carceri.

Bissoli fu uno dei pentiti della tangentopoli veronese e se la cavò, malgrado che tra le sue mani fossero passati molti soldi delle tangenti, perché collaborò con i giudici nella vicenda della cava “Speziala”, che portò all'arresto del presidente della Cassa di Risparmio di Verona e di suo figlio, assessore al Comune, tutti e due del suo partito, e nella vicenda di tangenti per l'autostrada “Serenissima”, della quale era amministratore, che portò all'incriminazione di molti politici nazionali sempre del suo partito.

Uno che, come il Rambo hollywoodiano, supera ogni ostacolo e ogni scrupolo, che, oggi, è il referente per Verona del nuovo ministro dell'agricoltura Saverio Romano, quello dei “responsabili”, inquisito per concorso interno ad associazione mafiosa e per corruzione, ed è anche referente del già ministro Brancher recentemente passato per le patrie galere.

E così pochi giorni faBissoli-Rambo è stato nominato nel consiglio di amministrazione della società “Autodromo del Veneto spa” i cui finanziatori probabilmente si augurano che le sue caratteristiche personali consentano di accelerare i tempi, di buttare all'aria tutte le inutili pastoie burocratiche e di consentire loro di cominciare a costruire.

Entusiasti i sindaci di destra di Trevenzuolo e di Vigasio, mentre il presidente della limitrofa Provincia di Mantova dice di temere infiltrazioni mafiose e ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale.

Altro argomento.

Al teatro Camploy è andato in scena lo spettacolo “Divercity,Verona incontra la diversità”spettacolo contro le discriminazioni e l'omofobia intesa come causa principale del bullismo nelle scuole e della violenza contro il cosiddetto diverso. Un Giulietta e Romeo con una Giulietta che é un uomo liberamente tratto da Shakespeare.

Subito l'esercito delle menti disabitate veronesi e nazionali si è mobilitato, naturalmente contro.
A Roma il ministro Giovanardi ha interessato il governo, a Verona rosari riparatori e tridui da parte degli integralisti cattolici e sbandieramenti e scritte contro Sodoma e Gomorra da parte dei fascisti di Forza Nuova il tutto perché Comune e Provincia, per darsi una riverniciata, hanno concesso il patrocinio allo spettacolo.

Ma quando succederà che uno spettacolo o un qualsivoglia evento culturale a Verona verrà giudicato solo sul suo valore intrinseco e non sulla base di pregiudizi idioti?
Si vuole tornare al tempo in cui il sindaco democristiano voleva far togliere i cavalli in bronzo dal ponte della Vittoria perché avevano, in bellavista i loro organi sessuali?
Fortunatamente lo spettacolo ha avuto un caloroso successo di pubblico.

Piazza Erbe
L'ultima proposta è quella di concedere un ulteriore aumento del plateatico ai bar della piazza.
Il plateatico è lo spazio che può essere occupato dai tavolini e si prevede una sua espansione fino a toccare il bordo del toloneo che è quel largo e lungo marciapiede di pietra bianca, rialzato di una ventina di centimetri, che si estende su quasi tutta la larghezza e lunghezza della piazza.

La particolarità della piazza é data anche proprio dal felice impatto visivo, plastico, offerto da quel distacco, quel emergere del toloneo, da una parte sulla strada trafficata, e, dall'altra, sulla superficie destinata a plateatico, plateatico che, fino a qualche giorno fa, era distante almeno un metro dal rialzo del toloneo.

I gestori dei bar non hanno aspettato che la proposta, purtroppo fatta da un architetto che ha molta influenza sulle scelte di arredo urbano, diventasse decisione del Comune e hanno già provveduto ad allungare il plateatico fino a nascondere il rialzo.

Cose di poco conto?
Certo che è più importante la guerra in Libia della quale penso il peggio possibile o il lavoro che manca, però penso che la somma di tante cose di poco conto che non ci piacciono può portare a cose più grandi che non ci piacciono e comunque di guerra e lavoro e di altre cose grandi tanti altri ne parlano e sicuramente meglio di me.

Giorgio Bragaja

i precedenti interventi e altro su: giorgiobragaja.blogspot.com e sul sito di Radio Popolare Verona

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