20 maggio 2011

intervento a radiopop 20-5-2011 su censura, intervista a superman, furto di formaggini e altro

Alcuni giorni fa si è celebrata la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime del terrorismo e delle stragi.

Nell'aula magna del liceo Fracastoro alla presenza di sindaco, vescovo, prefetto, magistrati, parlamentari, generali... dopo un commovente ricordo di Davide Caprioli vittima dell'attentato alla stazione di Bologna , è intervenuto uno studente del liceo con una ricostruzione dei fatti degli ultimi decenni.

Il giornalista de “L'Arena” non riporta una sola parola di quel che ha detto lo studente (se non tre righe di accenno ad una divisione tra lo stragismo di estrema destra e di estrema sinistra) ma descrive invece con generosità le reazioni di alcuni personaggi.
“...la ricostruzione dello studente ha fatto saltare sulla sedia il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti che ha sottolineato di essere rimasto in aula solo per rispetto ai familiari delle vittime presenti perché, dice Giorgetti, non esiste differenza tra terrorismo di destra e di sinistra esiste solo il terrorismo che uccide e che destabilizza la comunità....in questa ricostruzione non mi riconosco”.
Quale ricostruzione non si sa, il giornalista non lo dice.

L'articolo continua: “ Lo stesso prefetto Perla Stancari, a fine incontro, ha manifestato la sua delusione per il contributo dello studente “...mi aspettavo un discorso con il cuore invece ha fatto una analisi senza emozioni e questo mi preoccupa”.
Il lettore de “L'Arena” a questo punto si chiede: ma si può sapere cosa ha detto questo “cattivo studente”?

Nell'ordine il “cattivo studente” ha ricordato i seguenti fatti:
-Tensioni dovute al clima di scontro politico della “guerra fredda”. Nascita di Gladio. Tentativi di colpi di stato (generale De Lorenzo, Borghese) con supporto dei servizi segreti e apparati deviati dello Stato. Obiettivi e modus operandi degli stragisti della Destra eversiva, principali stragi ( Bologna, Milano, Brescia). Nascita del terrorismo di sinistra come estremizzazione dei valori del '68 o come risposta alle stragi. Obiettivi e modus operandi dei terroristi di sinistra estrema. Rapimento e uccisione di Moro-

Perché “L'Arena” non ha riportato, anche solo sinteticamente, l'intervento dello studente?
I casi sono due: o il giornalista non sa fare il suo mestiere (molto improbabile ) o il direttore del giornale ha censurato il pezzo perché l'ha ritenuto poco gradito a chi comanda (molto probabile).

Che il sottosegretario Giorgetti (Alleanza Nazionale) se la sia presa a male non c'è di che. Fisiologico.
Alla prefetta che, poverina, preoccupata, invocava i buoni sentimenti del cuore, ha risposto molto bene il giorno dopo, con una lettera al giornale, Patrizia Buffa : “.....non voler cogliere le specificità storiche dei fenomeni significa rispondere più alle esigenze di una politica della memoria che di un etica della memoria. Per far sì che la memoria non sia un contenitore vuoto, ma sia accompagnata da una morale consapevole, è indispensabile la conoscenza. Non basta solo “parlare con il cuore” ma è necessario conoscere perché attraverso la conoscenza passa il consolidamento morale degli individui.....Omologare memorie significa rendere tutto uguale, dunque tutto neutro, dunque tutto indifferente: la morte della memoria.....”.
Dunque bene lo studente, bene chi l'ha sostenuto, bene lo “scandalo”.

Una nota firma de “L'Arena” ha intervistato il sindaco Tosi. Una intera pagina.

Neanche Nembo Kid o Batman. Apprendiamo che si alza all'alba e va a sciare e spesso si fa male perché è temerario, e che, tornando, prima di andare in Municipio, fa un ora di piscina.
Gioca a calcio, a rugby, a basket, si butta nel Mincio dal ponte di Valeggio e, d'inverno, nel Garda dal pontile di Bardolino frantumando la lastra di ghiaccio, corre in bicicletta, naturalmente preferendo le fatiche della salita come Pantani, va a caccia, lavora indefessamente per un numero interminabile di ore, è il sindaco più amato d'Italia, va allo stadio per l'Hellas Verona , naturalmente, in curva sud insieme a quei gentiluomini che solo negli ultimi otto mesi, multati ad ogni partita per cori razzisti, hanno fatto pagare al povero presidente Martinelli 56 mila euro di sanzioni.

La giornalista, in estasi berniniana, non trova il tempo, e la voglia, osservando il ritratto del presidente Pertini appeso alle spalle di Tosi assieme a quello di Napolitano ( prima c'era solo quello di Pertini perché “Napolitano era comunista” e ora invece c'è perché deve venire alla prima della stagione lirica e dunque è meglio tenerselo buono) di fare una domanda d'obbligo. Questa: signor sindaco come concilia il ritratto di Pertini, capo della Resistenza, con la presenza nella sua lista e nel suo partito dei cantori ed esaltatori di Priebke, il boia delle Ardeatine, e di tale Lomastro, quello del manichino nero impiccato sugli spalti dello stadio?
Forse la domanda non l'ha fatta perché si è ricordata che Tosi è stato condannato per razzismo.

Alla società letteraria si è svolta una tavola rotonda sull'arredo urbano a Verona. Concordo con quanto detto dall'architetto Bolla: “....la bellezza della città è data dagli edifici e dagli spazi vuoti pensati attorno ad essi. Gli oggetti d'uso funzionale, se indispensabili, dovrebbero essere pressoché invisibili. Oppure essere capaci di interpretare l'atmosfera della città” e ha citato come esempi positivi le cabine telefoniche rosse e i bus bipiano di Londra o la metropolitana Liberty e i caffè storici di Parigi.

Nello stesso giorno un altro architetto, molto noto, ha visto approvato il suo progetto di espandere il plateatico in piazza Erbe soffocando il toloneo e di riempire anche vicolo Mazzanti con tavolini e ombrelloni nascondendo la celebre scala e l'antico pozzo. Toloneo, scala e pozzo arredi urbani lì da più di un giorno e certamente “capaci di interpretare l'atmosfera della città”.
A dare il permesso sono stati gli stessi assessori che erano alla tavola rotonda con Bolla e che magari gli hanno dato ragione.

Ronco all'Adige. Alla cassa del supermercato Famila un giovane migrante regolare sta pagando la piccola spesa appena fatta quando un commesso si accorge che nasconde qualcosa sotto la giacca. E' una scatoletta di tonno. Lui dice di essere disoccupato, di vivere con la madre e di non aver nulla da mangiare. Chiamano subito i carabinieri che lo portano in prigione.
A Ronco c'è un sindaco e una Giunta di destra, Forza Italia e Popolo della Libertà. Una riflessione: se a Ronco ci fosse una amministrazione poniamo di sinistra, democratica, espressione di un elettorato, di un sentire comune diverso, quel commesso avrebbe chiamato i carabinieri?

Domani sabato 21 maggio alle ore 15 presso la facoltà di lettere in via San Francesco, entrata dal polo Zanotto, con ingresso libero per donne e uomini, un convegno e messa in scena: “I tre punti G” tre generazioni di donne a confronto, organizzato da Il Filo di Arianna, dal Collettivo Priscilla e dal Gruppo Benazir.
30 donne dai 20 ai 75 anni raccontano le loro riflessioni sul sesso, la coppia, il corpo, i figli, la rivoluzione....

Giorgio Bragaja

Questo e i precedenti interventi si possono trovare su: giorgiobragaja.blogspot.com e sul sito di Radio Popolare Verona

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