10 marzo 2010

A radio popolare il 10-3 2010 su Zaia e il nucleare, Opus Dei e altro


Torna, alla grande, il dibattito sul nucleare.
Il ministro per lo sviluppo economico Scajola e l'amministratore delegato dell'ENI dopo una riunione a Parigi per una conferenza europea sull'accesso al nucleare civile hanno illustrato tutti i vantaggi per i territori coinvolti.

I cittadini pagheranno meno per l'energia e i Comuni e le Regioni avranno introiti supplementari per le casse pubbliche e Scajola ha sottolineato che il programma nucleare italiano procede nei tempi previsti e il Governo sta creando le condizioni necessarie affinché le imprese possano avviare i lavori per la costruzione della prima centrale nucleare entro il 2013.
Una vera e propria fortuna.

Sono contrario alla costruzione di centrali nucleari per una serie infinita di, secondo me, buoni motivi che non elenco e non descrivo perché sono alla portata di tutti su giornali riviste libri ormai da anni.

Ma, tra l'altro non sarebbe meglio tornare a chiamarle centrali “atomiche” che darebbe meglio l'idea di quel che sono e richiamerebbe qualcosa dalla memoria, qualcosa che è meglio non dimenticare ?

Ne ho vista una in Scozia, con una commissione regionale. Siamo stati al suo interno e abbiamo parlato con i tecnici che la facevano funzionare.
Sia per l'ambiente sia per le parole dei tecnici ci siamo sentiti molto meglio quando siamo usciti.

E, soprattutto dopo aver parlato, con l'aiuto dell'interprete, con gli abitanti dei villaggi di pescatori a pochi chilometri dalle centrali abbiamo pensato, non solo io ma anche altri membri della commissione che erano inizialmente favorevoli, che di centrali atomiche sia meglio farne a meno.

Però quello di cui voglio veramente parlare oggi è l'atteggiamento, su questo tema, del ministro per le politiche agricole Luca Zaia, il veneto Zaia candidato alla Presidenza della Regione Veneto.
Tra poco ci saranno le elezioni regionali e lui, che a Roma, al Consiglio dei Ministri, vota si per le centrali atomiche in Italia, aggiunge: però non in Veneto.

Intervistato da “L'Arena” dice: “Non ho nessuna candidatura per ospitare una centrale nella mia regione ma devo ricordare che la presenza di insediamenti umani in Veneto mi trova contrario a dare un ok a questo tipo di progetto.....”

Alcune osservazioni.

Prima osservazione. Dice Zaia: “ non ho nessuna candidatura ecc..” vuol dire che nessun Comune del Veneto ha detto: la centrale atomica la voglio io. E sotto elezioni Zaia non può che adeguarsi.
Dopo sarà un altra musica.

Seconda osservazione. Cosa significa: “...devo ricordare che la presenza di insediamenti umani in Veneto mi trova contrario a dare un ok a questo tipo di progetto” ?

In Calabria o in Basilicata gli insediamenti come sono? Di altro tipo?
Di sicuro è la giornalista che ha saltato un aggettivo, o è rimasto in gola al ministro, per esempio “numerosi” insediamenti...

Però anche con una caritatevole correzione l'intervista al ministro da una idea proprio leghista del ragionamento.

Altro leghista doc: Tosi, il sindaco condannato con sentenza definitiva per razzismo, è invitato dall'Unicef di Verona e dall'Università di Verona a tenere un corso sui diritti ai giovani studenti.
Meraviglia e sdegno.

Sdegno va bene ma meraviglia no. Bastava informarsi su chi è il coordinatore del corso Unicef.
E' tale Alessandro Carone vice segretario nazionale del Movimento Destra Libertaria nel cui Statuto al primo punto sta scritto: “ ...bisogna opporsi all'incontrollata ideologia del multietnicismo, agli ultimi conati ideologici delle collassate ed implodenti rivoluzioni storiche: francese, americana, comunista che sono un insulto alla sacralità della vita umana, all'unità monogamica ed eterosessuale della famiglia ecc. ecc...”.
Roba da manicomio. Anche da Unicef ? Anche da Università di Verona ?

Ma succede di tutto. Anche che una Prefetto nel corso di una cerimonia dica “La città ha avuto dei bravi sindaci...Verona merita bravi Sindaci. E' come se un filo rosso(!) legasse il primo sindaco Fedeli a Tosi: entrambi amati dai cittadini e con una grande capacità di fare”. Tosi come il sindaco socialista Fedeli? Diamo nel matto?
Il consigliere Campagnari a proposito di Unicef e Tosi ha detto in Consiglio Provinciale: “ Ma quelli de l'Unicef leggono i giornali?”

Io aggiungo: Li legge, i giornali e, magari, qualche sentenza, la signora che ricopre la carica di Prefetto di Verona? E' giunta da poco in città e forse si deve ancora ambientare ma è sicura di avere dei bravi collaboratori che la informano su come stanno le cose?

Pochi giorni fa, a Verona, in uno dei tanti edifici dell'Opus Dei, da sempre felicemente esenti dal pagamento dell'ICI e di altre scomode tasse, Flavio Capucci, postulatore della causa di beatificazione del fondatore dell'Opus Dei, Josemaria Escrivà, presentando un libro, con il patrocinio del Comune, ha colto l'occasione per dire che gli attacchi di coloro che scrivono contro l'Opus Dei valgono quanto uno starnuto.

Sarà, ma c'è chi, all'interno della Chiesa, e delle Banche, anche a Verona, pensa oramai che gli starnuti comincino ad essere un po' troppi e troppo insistenti. Si comincia con uno starnuto ma non si sa come finisce.



Giorgio Bragaja

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh sì bisogna proprio informarsi....
...Sdegno va bene ma meraviglia no. Bastava informarsi su chi è il coordinatore del corso Unicef.
E' tale Alessandro Carone vice segretario nazionale del Movimento Destra Libertaria.....

Appunto, bastava informarsi: Alessandro Carone NON è più il vice segretario di Destra Libertaria.
Il mondo gira, gli eventi si susseguono, niente rimane come era ieri.
Cordiali saluti