16 marzo 2012

a radiopop 16-3-2012 su il nuovo di Castelletti, la verde Verona, Fantoni e altro

C'è un nuovo candidato sindaco, l'avvocato Castelletti per il Pdl, già vicepresidente di Unicredit, della Fiera e di altri Enti pubblici.

La sua prima dichiarazione è stata questa: “ Siamo l'officina di un progetto amministrativo che può diventare laboratorio di un progetto nazionale nell'ottica del Partito popolare europeo, che cerchi anche di riavvicinare la politica alla società. Io non sarò il Monti di Verona ma un tecnico a servizio della città ecc, ecc...”.

Il solito melenso ritornello e, per confermare anche visivamente, che lui è il nuovo si è presentato con alla sua destra il noto Aldo Brancher, il ministro più veloce della Repubblica quello che dopo soli diciassette giorni dalla sua nomina è stato gentilmente ma fermamente convinto dal Presidente della Repubblica Napolitano a lasciare l'incarico perché condannato co sentenza definitiva a due anni e tre mesi per falso in bilancio e ricettazione, e alla sua sinistra, di Castelletti, la senatrice Cinzia Bonfrisco anche lei, evidentemente, espressione del nuovo che gira per il Bel Paese.

Si è definito, Castelletti, un tecnico, cioè staccato dai partiti come se le cariche ricoperte negli anni passati gli fossero state date da Gesù bambino.
Spera di prendere voti anche dai leghisti anti Tosi e, mi auguro di no , anche dai cosiddetti moderati del centro-sinistra tipo Fogliardi e compagnia.

Il candidato sindaco del centro-sinistra Bertucco, fa il suo mestiere con calma (forse un po' troppa calma) e dice le cose che vuol fare in incontri pubblici, su “L'Arena”, sul suo sito e in televisione quando lo invitano.

Tosi, invece, è dappertutto e sempre, coccolato e riverito oggetto di domande sembra fatte apposta per fargli fare bella figura.
Mai nessuno che, anche solo per caso o per sbaglio, gli chieda: “...ma, e le sue ordinanze contro i più disgraziati che Lei ha emanato nel suo Comune? ...ma, e la sua condanna per razzismo?...ma, e la nomina a capogruppo della sua lista in consiglio comunale di chi cantava morte agli ebrei e viva il boia delle Ardeatine?”

Nè Santoro, nè Lerner, nè Floris gli hanno mai posto queste domande, domande che, forse, avrebbero messo un po' in difficoltà il troppo sicuro sindaco di Verona.

Il Politecnico di Torino per conto della Fondazione per la sussidiarietà ha fatto una classifica sul verde e i parchi nelle città e ha classificato Verona tra i primi.
Non conosco i parametri usati per comporre la classifica ma penso che tra questi, necessariamente, ci sarà stato anche l'uso, la fruibilità dei luoghi verdi, la loro funzione anche di luoghi per la socializzazione, gli incontri, l'accoglienza.

Sicuramente agli esperti del Politecnico devono essere sfuggiti i dissuasori fatti saldare dal sindaco sulle panchine per non permettere a chi non ha un tetto di riposarsi ma soprattutto non hanno notato che addirittura in alcuni giardini le panchine non ci sono più perché sono state tolte per lo stesso motivo.
Al Politecnico di Torino sono bravi, sono dei tecnici, come Monti, ma un po' disattenti.

Fantoni, consigliere e vicepresidente del consiglio comunale nell'ultima settimana ha colpito ancora per ben due volte.
Dopo aver proposto nel corso degli ultimi due o tre anni una passerella sopraelevata in acciaio tra ponte Pietra e il sagrato della chiesa di santo Stefano per snellire il traffico davanti al Teatro romano, una galleria sotterranea tra san Giorgio e ponte Garibaldi sempre per snellire il traffico, la copertura de l'arena, e altre cose che non ricordo ma dello stesso livello culturale, l'altro giorno ha proposto l'utilizzo di un mezzo anfibio della guerra del Golfo (Irak) per la navigazione turistica dell'Adige.

Cioè una sorta di carro armato che trasporta i turisti navigando sull'Adige , riemerge, per dire, all'alzaia dell'Arsenale e prosegue, grondante fango, su per il ponte di Castelvecchio verso la Bra.
L'altra proposta è quella di fare il museo dell'amore dedicato a Giulietta nella casa di Romeo in via Arche Scaligere .
Ma la cosiddetta casa di Romeo è abitata, ha un inquilino che ne è anche proprietario.
Inquilino difficile da sfrattare perché non è un extracomunitario, è Paolo Biasi, il presidente della Fondazione Cariverona.

Uno a questo punto può dire: l'anfibio, il ponte sul ponte....ma, dai, non è vero.
E' vero, nero su bianco su “L'Arena” e lo stesso Fantoni in diretta in radio e Tv.

Del resto perché non può essere possibile in una città nella quale una sovrintendenza permette che un sindaco senza chiedere permessi a nessuno collochi statue dove e come gli pare come è successo con l'ultima in piazza delle Poste per omaggiare il culto di Giulietta e Romeo?

La squadra di calcio Verona-Hellas è stata multata per 40 mila euro per i cori razzisti che i suoi ti fosi hanno intonato durante l'ultima partita.

Finora sono centomila euro di multe da pagare e mancano ancora dieci partite.
E' un record. La domanda d'obbligo: come mai il Comune di Verona, con la sua azienda principe, la Agsm, sponsorizza e finanzia la squadra con la tifoseria più razzista del campionato?
E, invece, non sponsorizza anche il Chievo che di tifosi razzisti non ne vuol sapere?

giorgio.bragaja@gmail.com

La trascrizione di questo e dei precedenti interventi su: giorgiobragaja.blogspot.com
e su: radio popolare Verona

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