22 aprile 2010

Lega e agricoltura...e Banche...e 25 Aprile


L'ex presidente della Regione Veneto Galan non voleva andarsene malgrado avesse già ricoperto la carica di Presidente per ben tre legislature e ha tenuto duro fino all'ultimo contro la Lega, e, soprattutto, contro Zaia.
Alla fine accettò di lasciare libero il campo con l'impegno, da parte di Berlusconi, di farlo ministro di qualche cosa.

Durante la campagna elettorale non risparmiò critiche e attacchi non tanto velati al candidato Zaia.
Le elezioni sono andate come sappiamo. La Lega è di gran lunga il primo partito del Veneto e così Zaia e la Lega hanno vistosamente celebrato il trionfo con Prosecco e tori allo spiedo.
Lega vittoriosa, PD sconfitto, Pdl umiliato. E Galan?
Galan ministro e ministro dell'agricoltura. Il dicastero che aveva Zaia quando era ministro e che la Lega voleva fortemente mantenere ancora per sé.

La contromossa dei leghisti è secca e rabbiosa; non hanno dimenticato gli attacchi di Galan e Bossi, forte del risultato elettorale, ordina che gli assessorati all'agricoltura delle tre super-regioni del Nord, Veneto, Lombardia e Piemonte siano attribuiti alla Lega.

Il Piemonte ha già eseguito l'ordine e il Presidente Cota ha nominato il leghista Claudio Sacchetto.
Il veneto pure ma con un risvolto comico.

Zaia, per il quale la fretta è la virtù maggiore come dimostrano i suoi 193 km all'ora (multati) in autostrada, aveva già nominato assessore all'agricoltura il veronese Giorgetti del PdL che si era subito dichiarato orgoglioso e contento per l'incarico.

Ma, poi, Bossi ordina e Zaia esegue e Giorgetti viene rimbalzato ai lavori pubblici non mancando di dichiararsi orgoglioso e contento per l'incarico.
La regione Lombardia deve ancora assegnare le deleghe agli assessori; vedremo.

Il risultato ( lo scopo) di queste incredibili manovre, che sarebbero da commedia se non rivelassero una temibile mancanza di senso dello Stato, sarà quello di far sì che se ciò che Galan, ministro dell'Agricoltura, propone o decreta va bene alla Lega, cioè alle regioni del Nord, allora tutto fila liscio ma se ciò che propone o decreta il ministro dell'agricoltura Galan non va bene alla Lega, cioè alle regioni del Nord, gli assessori regionali del Nord avranno mezzi, strumenti e volontà politica per bloccare tutto.

Cioè avremo un ministro della Repubblica sotto tutela.
Commedia o tragedia che sia, il copione è eversivo, gli attori impresentabili e il pubblico in dormiveglia.

Altro copione: le Banche.

“Le banche più grosse del Nord ce le dovremo prendere noi; ce lo chiede la nostra gente”.
Così Bossi dopo la vittoria elettorale.

Alcuni anni fa la Lega fondò una banca la Crediteuronord con capitale di 70 miliardi di lire raccolto soprattutto tra piccoli risparmiatori.
Fallì miseramente e migliaia di quei piccoli risparmiatori persero fino all'ultimo centesimo e la banca fu rilevata dalla Popolare di Lodi di Fiorani.

Una parentesi: a proposito di banche Brancher, il sottosegretario che fa il bello e cattivo tempo a Verona per quel che riguarda nomine e candidature è sotto processo a Milano in un procedimento che riguarda Fiorani e le sue banche con l'accusa di appropriazione indebita.
Naturalmente non si è presentato all'udienza invocando il legittimo impedimento, appena votato dal Parlamento, perché doveva andare alla Fiera di Hannover. Silvio insegna.

Tornando alla Lega e alla sua dichiarata volontà di prendersi qualche banca quello che stupisce è la meraviglia, lo stupore, per esempio a Verona, di chi, erede di alcuni partiti di maggioranza che per decenni sono stati, in città e provincia, i padroni incontrastati delle banche veronesi indirizzando il credito con la più assoluta discrezionalità, ora accusano la Lega di voler fare altrettanto.

La lega non vuole più, visti i precedenti, “comprarsi” le banche, vuole semplicemente riempire con i suoi uomini i consigli di amministrazione delle banche come hanno fatto le varie e diverse maggioranze in tutta Italia.
Sbagliato allora e sbagliato oggi, soprattutto oggi con la politica esasperatamente localistica della lega, con un federalismo del ”tutto al Nord e il Sud si arrangi”.
Tosi e Zaia sono già al lavoro e la loro agenda è zeppa di appuntamenti con i vari presidenti e dirigenti degli istituti finanziari del Nord: Biasi, Fratta Pasini, Profumo...e tra qualche settimana vedremo i risultati.
Forse sarebbe bene che qualcuno in Consiglio Comunale sollevasse il problema.

25 Aprile.
I risultati elettorali con l'elezione in Consiglio Regionale di alcuni consiglieri e assessori comunali impongono alcune sostituzioni nella giunta Tosi.
Pare certo che in sostituzione di Tosato, eletto in Consiglio Regionale, il sindaco Tosi intenda, domani, promuovere al rango di assessore Andrea Miglioranzi, capogruppo della lista Tosi in Consiglio, che si dichiara apertamente fascista e che, con il suo gruppo musicale, cantava le gesta del capitano Priebke, quello delle Fosse Ardeatine.
Ognuno celebra il 25 Aprile a modo suo.

Giorgio Bragaja

Nessun commento: