15 gennaio 2010

a radiopop il 13-1-2010 non a tutti va male, sculture, opere compensative e altro

A volte, nella nostra città, le notizie sembrano disperdersi nella nebbia. Appaiono e poi è come se fossero sparite. Non lasciano segni. Alcune notizie, non tutte.
Balotelli il calciatore, italiano ma nero di pelle, ha fatto notizia per giorni e giorni e continua ancora. Tutti hanno avuto qualcosa da dire e già che ci sono, dico qualcosa anch'io: ha fatto bene a dire quello che ha detto. Ha solo sbagliato squadra e tifosi. Ma non ha sbagliato città.

Invece un'altra notizia apparsa su “L'Arena” alcuni giorni fa si è volatilizzata, svanita e non era una notizia da poco. Come in altri casi, la sua scomparsa, il non aver avuto “effetti collaterali”, secondo me, è dovuta al come la notizia è stata data.

Riporto quel che scriveva “L'Arena” : “ Si è chiusa con un nulla di fatto la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti la moglie del sindaco Tosi, Stefania Villanova, e il consigliere regionale del PD Franco Bonfante. L'esponente del centro sinistra era stato querelato per aver detto che la Villanova sarebbe stata nominata capo della segreteria dell'assessore alla Sanità, la leghista Francesca Martini-subentrata nell'incarico a Tosi dopo la sua elezione a sindaco, senza concorso.
Passando, cioè, dal livello di impiegata a quello di dirigente senza però averne i requisiti, a cominciare dalla laurea.

La Procura ha archiviato il processo nei confronti di Bonfante. Bonfante commenta l'archiviazione con una nota in cui scrive: ho raccontato un fatto, una verità incontestabile, la moglie di Tosi è stata promossa senza concorso, priva di laurea e con un curriculum molto debole, ad un alto grado lavorativo in Regione volando da circa 25.000 euro all'anno a circa 70.000. Il Tribunale ha archiviato la denuncia perché avevo detto la verità. Il tentativo di intimorirmi è fallito”

Fin qui “L'Arena”.
Anche giornali nazionali ne hanno scritto “Il Messaggero”, “L'Espresso”, Agenzie di stampa, “Il Corriere” , “La Repubblica” ecc...aggiungendo però, questi giornali, anche la motivazione che Bonfante aveva dato di quella promozione: cioè era stata una ricompensa a Tosi per non aver insistito a volere la carica di responsabile regionale della Lega.

Voglio fare una breve considerazione. Molti lettori di giornali leggono i titoli e affrontano l'articolo solo se il titolo è invitante. Il titolo de “L'Arena” era: “Bonfante sollevò dubbi sulla nomina a dirige te in Regione. Chiusa la vicenda della moglie di Tosi” e l'articolo cominciava con “ Si è chiusa con un nulla di fatto la vicenda giudiziaria ecc...”

Il lettore, a questo punto, volta pagina e passa ad altro tanto più che l'articolo conclude, a commento di una penosa giustificazione di Tosi :” Come dire : il caso non esiste e il tribunale ha chiuso la questione”.
Chiusa la questione? Nulla di fatto? Ma cosa capisce il lettore?

Ora io penso che una notizia viene data non solo per far conoscere ma soprattutto per far capire.
E il giornale può anche dire la sua opinione, naturalmente separata dalla notizia, e il lettore poi deciderà. In questo caso, invece, ho la netta impressione che l'articolo dicesse di più e che il direttore, o chi per lui ci abbia messo le mani e nel titolo e nel testo. E, in seguito, nessun articolo a commento magari firmato dal direttore come è successo per altri fatti meno importanti.

Perché non era una notizia di poco conto.
Un consigliere regionale afferma che la moglie del sindaco di Verona ha avuto, in quanto moglie del sindaco, dei favoritismi che le triplicano lo stipendio, viene querelato e il tribunale “archivia” cioè manda a quel paese la querelante e dice che il consigliere aveva detto la verità.
Da quell'articolo è passata quasi una settimana e nessuno ne ha più parlato. Telearena credo abbia addirittura ignorato il fatto.
Da 25.000 euro a 70.000 euro l'anno.
Periodo difficile, crisi dura,va male. Ricercatori, precari, operai sui tetti degli istituti di ricerca e delle fabbriche per difendere il posto di lavoro e il salario, i redditi delle famiglie crollano. Va male ma non per tutti.

Passiamo ad un altro argomento non nuovo: il Traforo.
Il costo è ancora aumentato, da 330 a 390 milioni e non è finita e aumenta anche il cemento previsto.
Infatti la cordata di imprese promotrici dell'opera dice che al fine di salvaguardare l'equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa, cioè per guadagnarci di più, tramite un successivo e separato accordo con il Comune si potranno individuare ulteriori aree su cui realizzare e gestire strutture varie, centri commerciali, alberghi ecc....e inserisce un apposito articolo nella convenzione con il Comune.

Qualche assessore fa finta di arrabbiarsi e l'articolo viene cancellato.
Ma resta un altro articolo, il 19, che prevede che il Comune con un accordo successivo e separato possa riformulare l'intera convenzione proprio in rapporto ad altre eventuali opere.
Cioè la convenzione che approvano ora non dice, con un singolo articolo, che si faranno altre opere ma dice che si potrà cambiare la intera convenzione per poter fare altre opere! Impagabile!

Quando Tosi e compari se ne saranno andati, tanti che contano, che hanno guadagnato stima e rispetto in questa città e che dovrebbero parlare e non parlano, non so se riusciranno a spiegare facilmente il perché del loro silenzio.

Ci sarebbe da dire qualcosa anche del vescovo che scomunica la statua della madonna nuda e incinta che i padri stimmatini hanno esposto nella loro casa a Sezano e dà così ragione agli integralisti leghisti e razzisti che organizzano un Te Deum riparatore, ma per oggi basta così.


Giorgio Bragaja

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