20 gennaio 2012

intervento a radiopop 20-1-12 su: quando a Venezia, Tosi pigliatutto, povero Di Dio...

Poche parole sul naufragio della nave Concordia all'isola del Giglio.

Quando ero a Venezia più di una volta mi è capitato di vedere i mostri del turismo navale uscire dal canale della Giudecca ed entrare nel bacino di San Marco e ormeggiare a poche decine di metri dalla Riva degli Schiavoni, dal palazzo Ducale, dal Danieli. Alte il doppio del palazzo e di tutte le case vicine e lunghe quasi come tutta la Riva.
E inquinanti come migliaia di automobili.

Ci furono proteste delle associazioni ambientaliste e di alcuni partiti ma non risulta ci siano stati perentori ordini di sgombero da parte della Capitaneria di porto.
Come, mi pare, nessuna protesta ci sia stata da parte della capitaneria di porto dell'isola del Giglio tutte le volte che, prima del disastro, i mostri del mare passavano, fuori rotta, vicino alla riva per qualche salutino con il tacito consenso dell'armatore Costa.

Ora tutti, giustamente, durissimi con il comandante e tutti, ingiustamente, tenerissimi con l'armatore
Fellone il comandante, eroe il responsabile della Capitaneria di porto dell'isola del Giglio che, però, ha dato ordini solo a disastro avvenuto.
Persone normali, da noi, niente.

Alle prossime elezioni comunali, ormai ad un batter di ciglia, Tosi si presenterà con tre o quattro liste di sostegno. la sua, quella della lega, quella dei pensionati e qualche altra.
Probabilmente anche con l'aiuto dell'UDC e di Rutelli.

Un pensierino lo sta facendo anche qualcuno nel centro-sinistra.

Corrono in soccorso del previsto vincitore anche molti transfughi del partito di Berlusconi e, a coordinare il tutto, il sindaco ha nominato il nazirock Miglioranzi attuale capogruppo della sua lista in Consiglio Comunale.

E a mettergli le parole in bocca e a scrivergli gli interventi e le dichiarazioni pubbliche il suo capoufficio stampa Bolis, un bravo giornalista con vasta esperienza politica.
Tosi è dappertutto.
Da Santoro, da Lerner, da Vespa, da Belpietro, su Rai Uno, su Rai Due, su Rai Tre, su Sky, su Telenuovo, su Telearena, su Telepace, su “L'Arena”, sul “Corriere”, su “La repubblica.”...

E Bertucco? Il candidato del centro sinistra, suo avversario alle prossime elezioni, dove è? A parte qualche trafiletto su “L'Arena” e sul “Corriere di Verona” ogni morte di Papa, non si vede e non si sente.

Ha un ufficio stampa messo insieme dai partiti che l'hanno candidato?
C'è qualcuno che gli sta dando una mano?
O non c'è nulla e lo danno per perso e dunque hanno ragione quelli che dicono che Bertucco è stato scelto perché, presagendo la sconfitta, i nomi noti e importanti del centro-sinistra veronese si sono defilati aspettando un occasione più propizia?

Il segretario provinciale del PD è, tutti i giorni, sulla stampa e in TV. Bertucco mai. E' una scelta?
Se è così, meritiamo di perdere questa volta e anche le successive.
Se non è così diamoci una mossa.

Atto primo.
Un paio d'anni fa il sindaco Tosi, con una delibera odiosa, fece togliere le panchine dai giardini di via Prato Santo perché venivano usate dagli extracomunitari.
Mao Valpiana comperò una panchina e la collocò in quei giardini a disposizione di tutti.
Tosi mandò i vigili, la panchina fu tolta e Valpiana denunciato e multato per occupazione abusiva di suolo pubblico.
Il giudice assolse Valpiana e il sindaco dovette rimborsare le spese.

Atto secondo.
Viene Saviano a Verona alla Gran Guardia. Sindaco e assessori, invitati, non si fanno vedere.
Valpiana critica quelle assenze e dichiara ai giornali: “ O si sta contro la mafia o si è collusi, o si è per la pace o si è per la guerra”.
Il sindaco e l'assessore Di Dio, sentendosi diffamati, denunciano Valpiana.

L'iniziativa giudiziaria si è conclusa in questi giorni e, ancora una volta, a favore di Valpiana perché, dice il giudice, “in materia di mafia sono necessarie precise prese di posizione perché ogni incertezza costituisce indiretto vantaggio per l'organizzazione criminale e ciò non significa pertanto accusare la giunta di collusione con la mafia bensì di mollezza verso il fenomeno e si tratta di un giudizio (quello di Valpiana) che non presenta alcun carattere diffamatorio”.

Cioè quel che ha detto Valpiana, non essendo diffamatorio, corrisponde a verità.

Peggio di così, per Tosi e Di Dio, non poteva andare.

Che Tosi sia sindaco, con il clima che c'era in città quando fu eletto, si può capire, ma che uno come Di Dio possa essere assessore, sia pure in una giunta Tosi, mi resta ancora incomprensibile.


giorgio.bragaja@gmail.com

La trascrizione di questo e dei precedenti interventi su: giorgiobragaja.blogspot.com
e su: radio popolare Verona

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